Tempo fa, presso Altre Latitudini ci eravamo proposti di invitare
Lihidheb Mohsen (tramite un gemellaggio con Zarzis, Tunisia) per presentare la sua
Memoria del mare, fatta da tanti oggetti capricciosamente rimodellati dal Mediterraneo dopo, ahimé, troppi barconi naufragati.
Nella gloriosa scia dei postini prodigiosi, come quel
Ferdinand Cheval il cui Palais Idéal sbalordì a Picasso o Breton.
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